Qualsiasi cosa accada nel nostro bel Paese è sempre colpa dei rom, degli extracomunitari (dimenticando che anche la Svizzera, per esempio, è extracomunitaria), nel caso delle classi inferiori, e dei satanisti nel caso di reati, diciamo così, maggiori.
Ho trovato quindi quasi divertente la notizia che un gruppo facebook di satanisti e il loro sito, siano stati violati e attaccati da hacker. Mi riferisco specificatamente a “Satanismo Razionalista”.
Divertente perché essendo l’hackeraggio un reato penale, ma compiuto perlopiù da persone abbienti, culturalmente parlando, ho pensato immediatamente a hacker satanici.
Idea non così tanto strana contando anche che la maggior parte di chi si ritiene ora ateo o pagano viene etichettato spesso, da ambienti religiosi estremisti, come fondamentalmente satanista.
L’amministratrice del gruppo FB mi scriveva di recente: “Il gruppo ha subito un attacco hacker da parte di “shitstorm” da ormai due mesi, i vecchi amministratori sono stati rimossi dagli hacker e il gruppo è da due mesi nelle loro mani. Abbiamo cercato di recuperarlo in ogni modo (attraverso avvocati, polizia postale, ecc.) ma per ora non c’è stato nulla da fare. Dunque, ovviamente, quel gruppo NON rappresenta più il nostro progetto e non abbiamo alcun controllo sullo stesso”.
Quindi ai satanisti originali non è rimasto che “leccarsi le ferite” e tentare di ripartire, dopo aver subìto il furto del sito, del profilo FB, delle loro identità sul web e di molto del materiale da loro pubblicato. E questo ultimo aspetto dispiace anche a noi studiosi perché riduce anche la nostra conoscenza del fenomeno e della ideologia satanica nelle sue varie sfaccettature.
In questo caso e ancora una volta gli hacker sono stati più “satanici” dei satanisti stessi.
Silvana Radoani
6 novembre 2014
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