Quanto incide nella sua esperienza la provenienza da circoli spiritistici?
Sappiamo che sono molti, anche se non abbiamo tempo di fare queste statistiche. Abbiamo avuto molti casi di giovani che ci sono stati portati dopo aver fatto sedute spiritistiche o evocazione dei morti, guaritori, maghi. Se poi la persona è anziana e da tanto ha frequentato queste cose non possiamo più fare nulla per loro: si creano delle vere e proprie infermità psichiche inguaribili. Per esempio Sara, 30 anni, fin da bambina ha avuto un problema difficile con la mamma ed è sempre nell’esigenza dell’indipendenza. A 17 anni si assenta dalla famiglia per lavoro; lontano dal suo ambiente le restano molte ore libere e comincia ad occuparle con l’amica di stanza che è già abile a fare il gioco del bicchierino per chiamare il suo spirito guida. Le prime risposte sono esatte, le premonizioni si realizzano, allora si affeziona e continua a farlo da sola e s’intestardisce anche quando lo spirito mente. Comincia ad ossessionarsi fino a farlo a tutte le ore libere della giornata, fino a pomeriggio e sera. Il corpo comincia ad avere movimenti spontanei, labbra, collo muscoli, occhi, vede cose muoversi sotto i suoi occhi. Così da uno stato normale passa ad uno stato ossessivo molto disturbante, a dissociazione della personalità, a destabilizzazione della persona. Questo esercizio è stato protratto per quasi 10 anni. Non potendo più continuare il lavoro, rientra in famiglia con grave fardello e ci viene portata da molto lontano. Ha delle reazioni alla preghiera di liberazione ma non si sviluppano secondo la stessa logica e soprattutto non finiscono. Chiediamo aiuto al medico. Venendo da altra città le consegniamo una preghiera che noi facciamo ma non possiamo assumerci la responsabilità della cura.
La devastazione psicologica non viene mai annunciata.
Non viene annunciata perché ci sono in ballo troppi interessi: se si dà voce alle critiche esse non vengono diffuse, non sono accolte, non sono pubblicate. Noi abbiamo avuto il caso GIRE che voleva essere un miglioramento del movimento della speranza: hanno fatto a Torino il congresso, hanno fatto venire teologi ed esperti che hanno ben chiarito il pensiero della chiesa a riguardo. Il giorno dopo su “La Stampa” usciva un articolo in cui tutto questo veniva totalmente ignorato. Quando invece ci sono state le esperienze di M.Stella Candela, che dice di parlare a sua figlia, sono venuti e hanno pubblicato tutto. Del fatto che la persona viene danneggiata da queste cose bisognerebbe chiederlo anche ai medici.
Lei afferma che lo spiritismo porta tanti problemi anche perché non ci si rende conto che si apre la porta allo spirito del male.
Si, è vero, ma conta altrettanto l’esercizio stesso, che è già di per se lesivo della persona, per l’attesa che crea, per i meccanismi che instaura in cui prendono piede le dissociazioni psichiche. Non è che vediamo tutto creato dal demonio. Abbiamo però casi di persone realmente indemoniate con alle spalle solo l’evocazione dei morti. Il diavolo fa anche queste parti, il diavolo elargisce anche dei doni, delle possibilità, delle soddisfazioni materiali( è contemplato dalla teologia spirituale) magari parodiando quelle che Dio da, delle esperienze mistiche, eccetera. Noi crediamo che le entità evocate non siano morti ma siano demoni, cioè spiriti d’inganno, che spingono sempre la persona ad annullarsi.
La voglia di parlare con i morti è solo un appagamento emotivo o qualcuno può utilizzare i morti per latri scopi (per fare del male, per divinare, o altro)?
Certo che se vengono a contatto con i loro morti e sono pieni di cattiveria, quel contatto gliele conferma. “Quello” cerca sempre di assecondare la persona, dice cose che non contrastino troppo con il mondo della Luce Infinita per non metterla in dubbio. Nessuno può contattare i defunti ma solo le proprie infermità o i demoni stessi.
Se avesse davanti un adolescente che le dice di fare dello spiritismo, cosa gli direbbe?
Direi, prima informati cos’è lo spiritismo, da un medico o dalla chiesa e poi se vuoi farlo egualmente fallo pure, ma io ti dico di no assolutamente.
Lo spirito si comporta sempre come la persona desidera: se una persona vuol fare denaro lo spirito la conduce lì, se la persona si converte lo spirito tenta l’ultima carta e vede se riesce a farsi obbedire Tutti quei sacerdoti che avvallano le esperienze spiritistiche dovrebbero poi anche prendersi in carica tutte le persone che escono da queste storie distrutte o possedute. Ci sono troppi sacerdoti che stravedono per tutti i sensitivi, oppure sono degli insicuri e cercano la sicurezza in questi messaggi dall’aldilà… e poi ne vediamo i risultati.
Allora è proprio un business questa comunicazione con i morti?
Basta vedere cosa c’è dietro le quinte dei convegni spiritistici: già i vari medium pronti a contattare chi si vuole, dietro “modesto” compenso.
Come si può reagire a tutto ciò se ci sono tanti sacerdoti implicati in questi movimenti, che danno ufficialità?
Bisogna avere il coraggio di dire che questi sbagliano enormemente.
Quando Maria Stella Candela dice di aver chiesto, chiesto e ancora chiesto al cielo che le mandasse questo contatto, il cielo l’ha poi esaudita. «Chiedevo allora, soprattutto alla Madonna, il dono della Comunione tangibile con mia figlia (è tutta una famiglia che bazzica con medium e sono tutti sensitivi) e della comunicazione diretta…» È logico che il demonio non attende altro che esaudire queste richieste « I numerosi e sensibili segni che mi giungevano continui mi facevano ben sperare che Beatrice avrebbe iniziato sicuramente…» ci dicono che queste sono iniziative “spontanee” del cielo. Tanti teologi che avvallano queste cose, esperti che dicono che non fa male…creano un vero terreno culturale sul quale innestarsi. Lo vogliono con tutte le loro forze, altroché libera iniziativa del cielo «con il permesso e la volontà di Dio….» quale Dio al quale si chiedono cose di questo genere? Chiedi a Dio di piegarsi al tuo volere e di violare la sua legge, di entrare in contraddizione con Se stesso. «La mia tenacia nel pregare e nel chiedere è stata veramente grande….» quindi l’esibizione della sua fede, nel dire fate tutti come me «Non crediate tuttavia che è stato tutto semplice per me, il dolore era enorme anche con questi aiuti e un po’ me ne vergogno davanti soprattutto a coloro che nessun segno ricevono ancora. Ma a costoro dico sappiate sperare e aspettate con fede che qualcosa giunga nel tempo….»questo è il modo ordinario di comunicare con i defunti «…che qualcosa senz’altro succederà!…Ed infine il dono incalcolabile e spontaneo e gratuito di Dio è arrivato!…Dio apre oggi nella sua immensa sapienza e bontà questi nuovi canali» (da una conferenza tenuta al I° congresso del GIRE a Torino del 1/7/1995).
Il GIRE = Gruppo italiano ricerca escatologica: con che competenza si fonda un gruppo simile, guidato da un farmacista?
Intervista all’esorcista don Giuseppe Capra
10 febbraio 1996
Lascia un commento