Ho appena finito di leggere il seguente articolo riguardante l’allarme lanciato all’ultimo incontro del GRIS di Treviso sui terribili gruppi ufologici e naturalmente non riesco a evitare di commentare brevemente.
Contiamo pure che il giornalista abbia equivocato diverse cose, non essendo del settore, ma poiché il signor Bisetto non è nuovo a esternazioni del genere la questione ci incuriosisce.
L’articolo inizia con il solito allarme che viene ripetuto di anno in anno, almeno da 20 anni a ‘sta parte, per cui nulla di nuovo sotto il sole; incuriosisce però il fatto che nel Veneto tutto Bisetto identifichi 118 sette. E’ strano il numero, 118 chissà perché a me ricorda solo l’ambulanza, e 118 sette sulla base di quale criterio? Non è dato di saperlo.
Secondo il giornalista, Bisetto si lancia in una dichiarazione che ha dell’incredibile:
“Parliamo di un uomo normalissimo, con un lavoro e una vita semplice come tanti. Un giorno è venuto da noi e ci ha raccontato una storia incredibile e drammatica. La sua passione per gli Ufo lo aveva portato a frequentare un gruppo ufologico che opera nel Veneziano. Dopo varie sedute gli era stato proposto un viaggio astrale». L’ignaro quarantenne accettò, salvo poi ricordarsi di alcune confraternite nate negli anni Ottanta e divenute famose per aver organizzato suicidi di massa. «Fortunatamente il nostro concittadino si è allontanato dal gruppo e ci ha chiesto aiuto».
A questo punto io pongo alcune riflessioni.
A parte il fatto che “Viaggio Astrale” non è l’equivalente di viaggio in astronave o con gruppi ufologici, il signore in questione inizia a frequentare un gruppo ufologico e a quanto pare ci si trova bene, visto che si parla di “varie sedute”. Anche il termine “varie sedute” mi fa pensare più a sedute terapeutiche piuttosto che a incontri con gruppo ufologico.
In ogni caso ad un certo punto, al signore viene proposto un viaggio astrale (sic!). Il tipo accetta ma poi gli viene in mente che alcune confraternite nate negli anni ’80 erano divenute famose per aver organizzato suicidi di massa e così corre al GRIS e chiede aiuto.
Ma, dico io, il tipo ACCETTA….quindi probabilmente (escludendo che la persona sia del tutto pazza) nessuno gli ha proposto di suicidarsi il giorno dopo, altrimenti anche un cretino ci avrebbe ripensato. Invece accetta ma poi, probabilmente a casa, gli viene in mente che negli anni ’80 del secolo scorso (date moooooolto imprecise, perché ci sono stati episodi simili negli anni ’70 fino all’anno 2000) alcuni gruppi si sono suicidati in massa e allora corre al GRIS e fa due più due: volevano farmi fare un viaggio astrale chiedendomi di suicidarmi il giorno dopo.
Ma dai! Ha dell’incredibile questa storia ed è il solito minestrone da proporre a chi non conosce il fenomeno delle sette.
Anche perché quale gruppo chiede all’adepto di suicidarsi il giorno seguente, perdendo così aderenti e probabilmente entrate economiche?
Rimango sempre attonita dopo simili notizie e invito tutti a riflettere seriamente.
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