Verità o montatura?

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Vorrei raccontarvi quello che mi è successo alcuni anni fa

Ho deciso di fare un sopralluogo in un posto dove fanno riti satanici, insieme a mio marito, per scattare alcune fotografie. L’ambiente è molto tetro e isolato e tutto intorno dà un senso irreale e oserei dire quasi spettrale.

Un enorme caseggiato di quattro piani, costruito 20 anni fa per farne un seminario, che all’improvviso e senza apparente motivo, venne abbandonato a lavori quasi ultimati. Dentro calcinacci e vetri ovunque e scritte e disegni tra il goliardico e il pornografico. Un silenzio tombale.

Al piano terra non troviamo nulla che soddisfi la nostra ricerca, ma al secondo, proprio davanti a quella che era stata costruita come la chiesa del seminario, è stato collocato un altare con tutte le pareti intorno dipinte di nero. Intorno molte scritte, anche osannanti alle due ragazze di Lecce che hanno ucciso l’amica in nome di Satana.

Abbiamo fatto diverse foto e camminato a lungo all’interno dell’edificio immenso. Poi siamo saliti al terzo piano e quando siamo stati su ho sentito smuovere del pietrisco al piano terra. L’ho detto a mio marito e ci siamo messi in ascolto ma nulla si è più mosso. Abbiamo continuato il giro e mentre scendevamo dal quarto piano ho sentito distintamente delle monete cadere, tanto che ho chiesto nuovamente a mio marito se avesse perduto delle monete ma a lui non era successo. Scendendo siamo ripassati dall’altare e sopra… c’erano delle monete… per un totale di 800 lire (ben certi che prima non c’erano). Le ho prese e le ho messe in tasca dicendo a voce molto alta che la prossima volta io e mio marito accettavamo solo banconote o comunque dalle mille lire in su … ma nulla si è sentito muovere. Con la massima calma siamo usciti dall’edificio e abbiamo fatto foto anche al di fuori stando ben attenti se qualcuno si muoveva all’interno, ma non c’erano macchine, oltre alla nostra, parcheggiate nella zona (che è molto isolata) e nulla è sembrato muoversi neanche quando abbiamo fatto finta di andarcene e poi io sono tornata indietro per origliare.

Fine dell’escursione…… se non che quando ho tirato fuori le monete dalla tasca (a casa) esse avevano un’altra moneta in più per un totale di 1000 lire (e io sono ben sicura di non averne avute in tasca perché le avevo già girate e rigirate in macchina e altrove)”.

Bene, che effetto vi ha fatto questo racconto? Possiamo dirvi che assolutamente rispecchia la verità dei fatti, e abbiamo mandato questo scritto a diversi amici per vedere la loro reazione. Chi vi ha visto sicuramente l’impronta di Satana, chi invece ha detto che c’era certamente qualcuno nell’edificio e che non si deve recarsi in posti equivoci, chi si è spaventato a morte dicendo che oltretutto mettiamo in pericolo anche la vita e l’integrità spirituale di altre persone (in questo caso il marito), ecc.

Non si vuole qui discutere quale fosse la realtà di quello che è successo, anche se abbiamo una nostra ipotesi, ma richiamare piuttosto la vostra attenzione sul racconto che può essere creato ad arte per suscitare reazioni più o meno positive, più o meno emotive.

Per farvi meglio comprendere il significato di quello che vogliamo dire riscriviamo il racconto in questo modo:

“Insieme a mio marito ho deciso di fare un sopralluogo in un posto frequentato abitualmente da sbandati, da ragazzi in fuga da scuola e da personaggi che si atteggiano a satanisti, per scattare alcune fotografie nel caso avessi trovato qualcosa di particolarmente stuzzicante. La giornata d’inverno è fredda ma ha un cielo particolarmente limpido e soleggiato e invoglia a fare due passi. Arriviamo alla costruzione che si staglia imponente di fronte a noi, abbandonata a lavori quasi ultimati e lasciata all’incuria e alla vegetazione in crescita selvaggia. Intorno c’è silenzio, ma alcuni uccelli lanciano i loro gridi d’amore.

Al piano terra non troviamo nulla che soddisfi la nostra ricerca, ma al secondo, proprio davanti a quella che era stata costruita come la chiesa del seminario, è stato collocato un altare con tutte le pareti intorno dipinte di nero. Intorno molte scritte e disegni più o meno goliardici e pornografici. Ci muoviamo su montagne di detriti e di vetri, ma nel luogo entra molta luce. Abbiamo fatto diverse foto e camminato a lungo all’interno dell’edificio immenso. Poi siamo saliti al terzo piano e quando siamo stati su ho sentito smuovere del pietrisco al piano terra: un solo flebile movimento. L’ho detto a mio marito e ci siamo messi in ascolto ma nulla si è più mosso. Abbiamo continuato il giro e mentre scendevamo dal quarto piano ho sentito distintamente delle monete cadere, tanto che ho chiesto nuovamente a mio marito se avesse perduto delle monete dalle tasche ma a lui non era successo. Ai piani superiori, oltre allo splendido panorama non abbiamo trovato nulla che valesse la pena di essere fotografato: scendendo siamo ripassati dall’altare e sopra… c’erano delle monete… per un totale di 800 lire. Le ho prese e le ho messe in tasca dicendo a voce molto alta che la prossima volta io e mio marito accettavamo solo banconote o comunque dalle mille lire in su … ma nulla si è sentito muovere.

Con la massima calma siamo usciti dall’edificio e abbiamo fatto foto anche al di fuori stando ben attenti se qualcuno si muoveva all’interno, ma non c’erano macchine, oltre alla nostra, parcheggiate nella zona (che è molto isolata) e nulla è sembrato muoversi, neanche quando abbiamo fatto finta di andarcene e poi io sono tornata indietro per origliare. Fine dell’escursione…… se non che, quando ho tirato fuori le monete dalla tasca (a casa) era comparsa un’altra moneta in più per un totale di 1000 lire. Alla vista di queste io e mio marito ci siamo fatti una sonora risata“.

Ecco: la realtà dei fatti è stata mantenuta ma il modo di esprimerla è molto più solare e rasserenante per cui, ai lettori, avrà suggerito alcune riflessioni o conclusioni assai più tranquille e meno apocalittiche.

Questo è il sistema adottato anche da chi vuole farvi prendere lucciole per lanterne e vuole mettervi nella condizione emotiva più sfavorevole alla comprensione di quello che accade e vi viene raccontato.

Se per esempio si vuole mettervi nella condizione di credere a qualcosa di incombente sulle vostre teste come la spada di Damocle, oppure come se una realtà opprimente gravasse sulla vostra vita, allora si darà allo scritto (o al racconto) un taglio decisamente lugubre e destrutturante emotivamente, in modo da suscitare in voi emozioni e attese abbastanza negative da essere poi agganciati da un salvatore che si propone di tirarvi fuori da questa situazione. Per esempio i maghi o i satanisti, in genere, usano questi metodi per incutervi una certa dose di paura o di angoscia di fronte ad avvenimenti che vi sovrastano senza via d’uscita, ma che possono essere prontamente risolti da loro con delle protezioni o interventi infallibili.

D’altra parte se si vuole creare in voi un atteggiamento di fiducia e di abbandono nelle mani di coloro che possono guidare gli avvenimenti verso la felicità eterna allora il racconto sarà piuttosto del secondo tipo. È questo il caso per esempio di ambienti astrologici o spiritistici, nei quali si deve suscitare in voi emozioni di serenità e di speranza. Se uno vi dicesse che vostro figlio morto è visto nel buio e nel gelo o che intorno a lui c’è un aura livida e tetra, voi vi affidereste ancora al medium che ve lo ha suggerito? O se vi dicessero che le stelle stanno suggerendo che vi avviate ad un lungo e tremendo periodo di malattia dolorosissima e che il destino non si può cambiare, continuereste ad andare dall’astrologo stesso o cambiereste con un altro che sa leggere meglio il vostro destino?

La realtà di ciò che accade è una, però il nostro cervello, il nostro linguaggio e le nostre emozioni giocano un ruolo preponderante nel dare ad essa una valenza piuttosto che un’altra. Sappiate leggere da varie sfaccettature i fatti che vi accadono o che vi vengono raccontati e soprattutto non crediate senza difese a chiunque vi racconta la SUA verità.

Silvana Radoani

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